Online le registrazioni audio dei seminari Il corpo e la polis
La Libera Università delle Donne sta realizzando una serie di seminari dal titolo Il corpo e la polis. Il protagonismo del corpo nello spazio pubblico. Le registrazioni audio dei primi due seminari - Quale cittadinanza e rappresentanza per le donne e Quale cittadinanza e rappresentanza per le donne - sono disponibili online.
Il 16 ottobre si è svolto il seminario Quale cittadinanza e rappresentanza per le donne con Maria Grazia Campari, Ada Lucia de Cesaris, Raffaella Lamberti, Lea Melandri, Marina Piazza, Assunta Sarlo
La situazione attuale manifesta la progressiva evanescenza della democrazia, la negazione della cittadinanza partecipata e consapevole. Mettiamo a tema la riorganizzazione possibile delle regole che hanno condotto all'infelice situazione attuale, ipotizziamo diverse modalità e contenuti della rappresentanza politica. Intendiamo scompaginare la struttura piramidale di stampo patriarcale/capitalista che ha prodotto disparità nel diritto di cittadinanza e determinato situazioni di monopolio maschile della politica istituzionale. Ci interroghiamo sulle nostre responsabilità, sul disagio attuale della marginalità, ma, soprattutto, elaboriamo il desiderio di una polis in cui possiamo riconoscerci, ricercando insieme il punto da cui partire per decostruire il modello predatorio, sostenuto dal consenso femminile adattativo. Per immaginare un altro modello di città-società in cui ogni aspetto della realtà porti il segno di volontà e desideri elaborati autonomamente dall'altra della cittadinanza.
Prima parte:
Il 16 ottobre si è svolto il seminario Quale cittadinanza e rappresentanza per le donne con Maria Grazia Campari, Ada Lucia de Cesaris, Raffaella Lamberti, Lea Melandri, Marina Piazza, Assunta Sarlo
La situazione attuale manifesta la progressiva evanescenza della democrazia, la negazione della cittadinanza partecipata e consapevole. Mettiamo a tema la riorganizzazione possibile delle regole che hanno condotto all'infelice situazione attuale, ipotizziamo diverse modalità e contenuti della rappresentanza politica. Intendiamo scompaginare la struttura piramidale di stampo patriarcale/capitalista che ha prodotto disparità nel diritto di cittadinanza e determinato situazioni di monopolio maschile della politica istituzionale. Ci interroghiamo sulle nostre responsabilità, sul disagio attuale della marginalità, ma, soprattutto, elaboriamo il desiderio di una polis in cui possiamo riconoscerci, ricercando insieme il punto da cui partire per decostruire il modello predatorio, sostenuto dal consenso femminile adattativo. Per immaginare un altro modello di città-società in cui ogni aspetto della realtà porti il segno di volontà e desideri elaborati autonomamente dall'altra della cittadinanza.
Prima parte: